GliideogrammiGli ideogrammifanno parte dei logogrammi,ossia i simboli che indicano delle parole.Gli ideogrammisono simboli grafici che rappresentano un concetto e non hanno unvalore fonologico: le cifre 1, 2 per esempio sono ideogrammi. Esempidi altri ideogrammi sono quelli usati nelle lingua egizia e cinese,oltre che quelli frequentemente usati nella scrittura cuneiforme.Questi tipi di scrittura, detta logografica (dal tipo di ideogrammautilizzato) presentano elementi per cui ilsingolo elemento (il logogramma per l’appunto) va a indicare ilsignificante (l’elemento formale, fonico o grafico) ma allo stessotempo anche il significato, e quindi ciò che l’elemento vuol dire.Di conseguenza lo stesso logogramma può essere usato per indicareparole diverse con lo stesso significato ( i sinonimi), ma ancheparole uguali con significato diverso (gli omonimi).
Sonopresenti anche i pittogrammi utilizzati nella pittografia, la qualeattraverso un simbolo rappresenta l’oggetto visto e non il suonoutilizzato per identificarlo, come invece avviene nelle scrittureconsonantiche e alfabetiche, tentando quindi di riprodurre l’oggettoin se e non il suono.Un pittogramma deve veicolare una precisa ed unica realtà:informazione, derivazione o proibizione. Tuttavianon è così facile distinguere tra i due, pertanto è necessario unesempio: se si disegna un “piede” per indicare la parola “piede”, il segnoviene definitpittogramma. Qualora invece venga disegnato un “piede” perindicare la parola “camminare”, allora il segno vienedefinito ideogramma dal momento che il significato è un concetto cheviene definito dal codice e non daldisegno.Illimite dei pittogrammi è tuttavia evidente: erano necessari tantisegni quante erano le parole. Essendo infinite le cose o i concettida indicare, i pittogrammi divennero in breva tempo migliaia, ponendodi conseguenza seri problemi di comprensione.
La proliferazione deisegni, e la loro incapacità di esprimere tutto l’esprimibile, siprestava in sostanza a un uso limitato rispetto alle esigenzedell’economia e della cultura delle società che al tempo lautilizzavano. I pittogrammi vengono tuttavia utilizzati ancora oggi,per esempio nella segnaletica.In quest’operasi può isservare come il colore venga utilizzato plasticamente perrealizzare delle forme e delineare lo spazio, arrivando così arappresentare ciò che un elemento naturale come il fuoco trasmetteall’artista. Il simbolo ripetuto più volte siboleggia appunto ilfuoco, tuttavia è il segno stesso che interessa a Capogrossi, inquanto il segno base ripetuto più volte diventa una sorta di codiceche interpreta l’esistente: la forma del fuoco non è di per sèrappresentata, ma si trova dentro al segno stesso, diventando partedi una sorta di alfabeto.